Attraverso uno studio condotto da Chubb, il 46% della Generazione Z, cioè la generazione nata tra il 1997 e il 2012, è ben propensa a volere che il loro agente assicurativo o broker li consigli sulle decisioni da prendere, e li istruisca su come i prodotti e servizi assicurativi possano soddisfare i loro obiettivi a lungo termine. Lo studio ha anche rilevato che i giovani d’oggi hanno maggiori probabilità di utilizzare le recensioni sui social media quando scelgono un agente o un broker per consigliare le migliori polizze in base alle loro esigenze. In particolare, è il 94% degli intervistati della Gen Z che si affida alle recensioni sui social media.
Inoltre, i giovani risultano essere anche i più disponibili a condividere i dati dei loro dispositivi smart con gli assicuratori per ottenere prodotti e servizi personalizzati. Questo è quanto emerge invece da uno studio realizzato dalla società di consulenza Capco.
Non ci fermiamo qui, da un ulteriore studio commissionato da Bnp Paribas Cardif all’AstraRicerche, invece è emerso che ben il 65% della Gen Z possiede un’assicurazione stipulata da loro stessi o dai propri genitori. Ma quali sono le polizze più emesse dai più giovani? Le polizze che vanno per la maggiore sono quelle legate prima di tutto al settore viaggi, infatti vi è una percentuale pari al 69% di chi copre il proprio viaggio con un’assicurazione tra salute, volo, valigia, o viaggio stesso. Troviamo poi la polizza relativa alla mobilità con il 31%, e subito dopo la polizza per coprire i device da eventuali danni e/o furti con il 21%, percentuale un po’ bassa rispetto all’81% dei giovani che ha dichiarato di conoscere l’esistenza della polizza ma di non averla. Invece più della metà dei giovani non conosce le assicurazioni legate alla digital reputation, circa il 55%, e il 23% pur conoscendole dichiara di non esserne interessato. In coda abbiamo le polizze vita con il 19% e a pari merito quelle sulla casa.